Avevamo dormito in un residence a Mattinata nel Gargano (ovviamente selezionato da noi Insolita Travels) ed appena svegliati con immensa gioia abbiamo visto che fuori ci aspettava una splendida giornata di sole. Siamo scesi in sala colazione e ci siamo seduti in un tavolo accanto alla piscina.
Era ottobre ma l’aria era già tiepida e profumava di mare. Ci siamo affacciati dal terrazzo ed una splendida baia, quella di Mattinata, si presentava a noi isolata e spumeggiante. Caricati di positività ed energia e finita la colazione ci siamo preparati per la nostra prossima visita.

Prima il dovere, poi il piacere, recita il proverbio così la nostra prima tappa era la visita “inspection” ad una struttura alberghiera in zona Montegrosso e poi finalmente la visita di “piacere” al Castel del Monte. Finimmo di visitare la struttura verso le 11:00 e così siamo partiti alla volta del famoso Castel del Monte.

Mentre ci avvicinavamo in auto, da lontano iniziammo a vedere un piccolo castello, sembrava la copia in miniatura. Il castello sembrava poggiare in un grande prato verde. Gli alberi tutto intorno, da lontano, sembravano un prato e non un immenso e fitto bosco. Così da bravi turisti ci siamo fermati e scattato le prime foto.
Arrivati in loco c’erano già tanti turisti, chi in cerca del parcheggio e chi con il telefonino in mano a scattare ovviamente foto. Quello che da lontano sembrava la copia in miniatura da vicino ci stupiva invece per la sua maestosità, grandezza e imponenza.

In alcuni punti ai piedi del Castello c’erano le guide che cercavano di formare dei gruppetti per la visita guidata. Non conoscendo personalmente le guide ci siamo affidati alla simpatia così ci ha colpito il sorriso di Letizia che poi si è rivelata anche molto brava e preparata. Formato il gruppetto e acquistato il biglietto per l’ingresso abbiamo iniziato la visita guidata del Castel del Monte.

Il Castello fu voluto e fatto costruire da Federico II di Svevia. Oggi si presenta spoglio da tutto quello che lo aveva reso famoso cioè marmi pregiati, dipinti e decorazioni da mille e una notte.
Il castello rimane comunque un capolavoro dell’architettura medievale, noto per la sua forma ottagonale dove su ognuno degli otto spigoli si innestano otto torri anch’essi ottagonali. In ogni torre vi è una finestra monòfore nel piano inferiore, mentre nel piano superiore vi sono sette bifore ed una sola trifora, rivolta verso Andria. Il Castello si trova proprio sulla sommità di una collina a 540 metri s.l.m nell’altopiano delle Murge occidentali nell’omonima frazione del comune di Andria nei pressi della località di Santa Maria del Monte ovviamente in Puglia. Scoprimmo poi che all’origine si chiamava Castello di Santa Maria del Monte.

All’interno il castello si compone di sedici sale, otto per ciascun piano, di forma trapezoidale e coperte da semicolonne a pianterreno e pilastri trilobati di marmo a quello superiore, mentre i residui spazi triangolari sono coperti da volte a botte ogivali. Le chiavi di volta delle crociere sono diverse fra loro, decorate da elementi antropomorfi, zoomorfi e fitomorfi. Il collegamento fra i due piani avviene attraverso tre scale a chiocciola inserite in altrettante torri.

Dal cortile, in corrispondenza del piano superiore si aprono tre porte-finestre, sotto cui sono presenti alcuni elementi aggettanti ed alcuni fori, forse destinati a reggere un ballatoio ligneo utile a rendere indipendenti l’una dall’altra le sale, tutte comunicanti tra loro con un percorso anulare, ad eccezione della prima e dell’ottava, separate da una parete in cui si apre, in alto, un grande òculo, probabilmente utilizzato per comunicare.

Il Castello è stato utilizzato per svariate funzioni ma mai come fortezza per difendersi. Negli anni di abbandono divenne oltre che carcere anche un ricovero per pastori, briganti e profughi politici. Nel 1876 in condizioni di conservazione estremamente precarie, venne infine acquistato dallo Stato italiano, che ne predispose il restauro a partire dal 1879.
Solo nel 1996 l’UNESCO lo ha inserito nella lista dei Patrimoni dell’umanità.

Comunque durante il dominio di Federico II si ipotizza che il Castello potesse essere una sorta di “tempio del sapere“, in cui dedicarsi allo studio delle scienze matematiche, geometriche ed astronomiche. Si ipotizza anche l’idea che il castello e le sue sale, fossero stati progettati per essere fruiti attraverso una sorta di “percorso” obbligato, probabilmente legato a criteri astronomici.

Infine una recente ipotesi assegnerebbe al castello la funzione di centro benessere, atto alla rigenerazione e alla cura del corpo, su modello dell’hammam arabo. Questa ipotesi forse è la più veritiera anche perché diversi sono gli elementi della costruzione che porterebbero in tale direzione: i molteplici e ingegnosi sistemi di canalizzazione e raccolta dell’acqua, le numerose cisterne per la conservazione, la presenza delle più antiche stanze da bagno della storia, la particolare conformazione dell’intero complesso, il percorso interno obbligato e la forma ottagonale.

Finita la visita e ringraziando la simpatica guida si era posto un problema: dove andiamo a mangiare? to be continued …